Presepe
Un bel presepe a natale e d'obbligo vicino all'albero, andarlo a comprare e sicuramente più facile, ma costruirlo cosi è stata un esperienza molto divertente passando un pomeriggio diverso e creativo che potete fare anche voi a casa.
Iniziamo dalla costruzione della base in polistirolo che deve avere un grana fine cosi da poterla modellare a piacere in dettaglio. Una volta disegnato con una matita il paesaggio come fiumi, rocce, casette, ponti, alberi ecc si può cominciare a modellare il polistirolo con qualsiasi attrezzo ad esempio una forchetta o un cucchiaio andando a grattare sulle parti disegnate dove vogliamo far scendere il livello, invece dove si vuole far salire si prendono altri pezzi di polistirolo incollandolo con qualsiasi colla e rimodellandolo una volta incollata.
Creata la struttura si può cominciare a colorare con degli acquarelli normalissimi le parti a piacere, per il prato ho utilizzato del normale muschio staccandolo dagli alberi o da qualsiasi posto che volete inoltre potete utilizzare anche della segatura . Gli alberi sono dei piccoli rametti che avevo in giardino, la caverna invece lo costruita utilizzando una normale carta del pane colorandola una volta modellata, le stradine sono sabbia vera incollata alla base del polistirolo. Alla fine del tutto date una spruzzata di lacca su tutto il presepe cosi da sigillare ogni piccolo dettaglio e come tocco finale posizionate le statuine a piacere. Buon Natale !!!
Origine del presepe
La tradizione pittorica di raffigurare la Natività fu seguita poi dalla rappresentazione tridimensionale, allestita in occasione delle festività natalizie, ossia a ciò che comunemente si intende oggi con il termine "presepe". Questa usanza, all'inizio prevalentemente italiana, ebbe origine all'epoca di San Francesco d'Assisi che nel 1223 realizzò a Greccio la prima rappresentazione della Natività, dopo aver ottenuto l'autorizzazione da papa Onorio III. Francesco era tornato da poco (nel 1220) dalla Palestina e, colpito dalla visita a Betlemme, intendeva rievocare la scena della Natività in un luogo, Greccio, che trovava tanto simile alla città palestinese Tommaso da Celano, cronista della vita di San Francesco descrive così la scena nella prima Vita.
«Si dispone la greppia, si porta il fieno, sono menati il bue e l'asino. Si onora ivi la semplicità, si esalta la povertà, si loda l'umiltà e Greccio si trasforma quasi in una nuova Betlemme.» Il presepio di Greccio ha come antefatto le "sacre rappresentazioni" delle varie liturgie celebrate nel periodo medievale. Nella rappresentazione preparata da San Francesco, al contrario di quelle successive, non erano presenti la Vergine Maria, San Giuseppe e Gesù Bambino; nella grotta fu celebrata la Messa con un altare portatile posto sopra una mangiatoia presso la quale erano i due animali ricordati dalla tradizione, ossia l'asino e il bue[8]. Nella prima Vita Tommaso da Celano ci dà una descrizione più dettagliata della notte in cui fu allestito il primo presepio a Greccio; il racconto di Tommaso è poi ripreso da Bonaventura da Bagnoregio nella Leggenda maggiore.
«I frati si radunano, la popolazione accorre; il bosco risuona di voci, e quella venerabile notte diventa splendente di luci, solenne e sonora di laudi armoniose. L'uomo di Dio [Francesco] stava davanti alla mangiatoia, pieno di pietà, bagnato di lacrime, traboccante di gioia, Il rito solenne della messa viene celebrato sopra alla mangiatoia e Francesco canta il Santo Vangelo.
Poi predica al popolo che lo circonda e parla della nascita del re povero che egli [...] chiama "il bimbo di Betlemme". Un cavaliere virtuoso e sincero, che aveva lasciato la milizia e si era legato di grande familiarità all'uomo di Dio, messer Giovanni di Greccio, affermò di avere veduto, dentro la mangiatoia, un bellissimo bimbo addormentato che il beato Francesco, stringendolo con ambedue le braccia, sembrava destare dal sonno.» .
Meteosat24 | Geovulconologia | Flightradar | Fai datè | Agraria | Actaplantarum | Meteoweb | Biblioteca Vaticana | Tutto Gratis | info@mdesiners.com