Alone Solare
Quante sono le possibilità di vedere un cerchio nel cielo cosi spettacolare? Non credo molte, sia per la durata dell'evento e anche per la sensazione che ho provato quando me ne sono accorto.
Era un giorno come tanti altri nella stupenda isola, sveglia presto al mattino per dare da magiare agli animali, un bel caffè e ripresa dei lavori di campagna. Dopo pranzo, decisi di prendere una mezzoretta di sole sullo sdraio fuori nel cortile, cielo limpido, qualche nuvola passeggera e la voglia di rilassarsi un attimo dopo una buona arrostita.
Passati 10 minuti circa sullo sdraio, senti una sensazione di fresco sulla pelle come un leggera brezza che pizzicava il riposo ed è qui che alzai gli occhi al cielo e vidi questo cerchio proprio sopra di me. Corsi subito a prendere la macchina fotografica e riuscì a registrare questo fantastico evento che e durato circa 10 minuti lasciando un ricordo assai interessante e raro documentandolo in rete.
Gli aloni di 22° si formano quando il cielo contiene milioni di cristalli di ghiaccio disposti con un orientamento casuale. Alcuni di essi risultano allineati perpendicolarmente alla luce solare vista da uno specifico osservatore e questa luce produce nel cielo il cerchio illuminato di 22°; altri cristalli producono lo stesso fenomeno visto da altri osservatori.
Quando un raggio di luce passa attraverso l'angolo di 60° di un cristallo di ghiaccio prismatico esagonale, la luce viene deflessa due volte, generando angoli di deflessione che vanno da 22° a 50°.
L'angolo di deviazione minima è di quasi 22° (più precisamente 21,84° in media; con 21,54° per il rosso e 22,37° per il blu). Questa variazione nella rifrazione, che è funzione della lunghezza d'onda, provoca una colorazione rossastra nella parte interna del cerchio e bluastra in quella esterna.[2] Poiché per angoli sotto i 22° la luce non viene rifratta, il cielo è più scuro all'interno dell'alone.
Descrizione del Cirro
Durante il giorno i cirri non troppo vicini all'orizzonte hanno sempre una colorazione bianca o biancastra. I caratteristici ciuffi dall'aspetto tondeggiante si formano generalmente in cieli limpidi e possono essere accompagnati da scie dall'aspetto fibroso. Col trascorrere del tempo i ciuffi si dissolvono lentamente e rimangono solo queste ultime.
Al tramonto, quando il Sole è basso rispetto all'orizzonte, il loro colore varia dal bianco originario passando dapprima per il giallo, poi per il rosa, il rosso e, infine – quando non più illuminati – al grigio. All'alba la transizione avviene al contrario. Ciò è dovuto alla rifrazione subita dalla luce solare mentre attraversa spessi strati di atmosfera, che filtra le componenti blu e verdi dello spettro visibile.
Sono formati quasi esclusivamente da piccoli cristalli di ghiaccio la cui densità è così bassa da rendere queste nubi trasparenti alla luce solare. Cirri dall'aspetto denso o in ciuffi possono contenere cristalli di dimensioni maggiori e svilupparsi anche sul piano verticale. Raramente può avvenire che i cristalli si fondano con minuscole gocce d'acqua sopraffuse; in tal caso le scie assumono una colorazione grigiastra e possono dar origine anche ad arcobaleni. I cirri possono originare aloni ma il loro basso spessore non riesce quasi mai a generare un anello di luce completo.
L'aspetto irregolare dei cirri è dovuto alle forti variazioni del vento (wind-shear) e dalla diversa grandezza dei cristalli di ghiaccio che li compongono.
La comparsa di cirri in gran numero che invadono progressivamente il cielo, generalmente preannuncia l'arrivo di un fronte caldo entro 15 ore, accompagnato da precipitazioni spesso persistenti, oppure la fine di un'attività temporalesca (in questo caso sono detti anche "falsi cirri"). Al contrario, i cosiddetti cirri del bel tempo – che compaiono in situazioni di atmosfera stabile – si distinguono per la ristretta estensione, la struttura irregolare il moto più lento.
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